Descrizione
La raccolta di Emanuele Gulino, collezionista di fama nazionale, supera i mille reperti, su vicende che hanno interessato la storia militare italiana degli ultimi due secoli.
I cimeli custoditi abbracciano momenti tragici ed eroici dei nostri soldati, nelle trincee del Carso o sui campi di battaglia d'Africa, della Grecia, della Russia. I periodi più ricchi di reperti restano la prima guerra, l'epoca fascista e il secondo conflitto mondiale.
La serie espositiva della raccolta è dominata dai copricapo militari, di tutte le forge. E poi da elmetti (alcuni con i fori di entrata e uscita, altri con cuffia radio) di varie generazioni e Stati.
Le armi sono copiosamente rappresentate. Già all’entrata del museo campeggia un cannone Breda da 76/40, emblema della guerra tradizionale. Poi maschere antigas, sciabole, mine, bombe a mano, lo scheletro di una mitragliatrice, un proiettile del 1908, un nastro portacolpi per mitragliatrice, una bomba simil siluro, grandi proiettili da cannone, un candelotto triplo lacrimogeno, e poi vari elementi della carrozzeria di aerei, un serbatoio del '43 per l'autonomia di volo dell'aereo.
Fa bella mostra una vasta raccolta di costumi militari, con ogni tipo di fregio e distintivo.
Alcuni accendini esposti, inviati dai soldati ai propri familiari, portano eloquenti dediche: “Per favore non provate a parlarmi del Vietnam: ci sono già stato”.